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Bigiotteria Italiana: il libro di Bianca Cappello

Bigiotteria Italiana: il libro di Bianca Cappello

April 29, 2016

Milano. La lettera iniziale è maiuscola: la Bigiotteria ha una sua dignità, niente da invidiare al gioiello, da sempre considerato il “fratello maggiore”. Lo ha rimarcato nel titolo del suo libro Bianca Cappello, che con “Storia della Bigiotteria Italiana”, edito da Skira, ha colmato una lacuna troppo a lungo scoperta, ha ridato valore alla produzione italiana di oggetti d’ornamento in materiale non prezioso che solitamente (e ingiustamente) si reputa secondaria, sottomessa, inferiore, alle creazioni in oro e metalli preziosi. Bianca Cappello sta da tempo lavorando a questo obiettivo, e lo sta facendo a partire dal Museo del Bijou di Casalmaggiore e dal suo infinito campionario di soggetti, oggetti, stili e materiali che datano dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Settanta del secolo successivo: lei l’ideatrice di una serie di mostre presso la sala Zaffanella dedicate ai grandi bigiottieri italiani (la rassegna è partita nella primavera 2015 con le straordinarie creazioni di Maria Vittoria Albani, dietro al marchio Ornella Bijoux, e proseguirà con altri, importantissimi marchi made in Italy nei prossimi mesi); lei dietro la mostra dello scorso settembre a Homi Milano dedicata ai bijoux della Dolce vita e ai pezzi più celebri degli anni Cinquanta e Sessanta fra storia dello stile e costume; lei curatrice della esposizione “Indossare la bellezza”, partita da Belgrado ed approdata (unica location in Italia) a Casalmaggiore dalla fine di marzo e a disposizione del pubblico fino alla fine di maggio 2016; lei autrice di questa “bibbia” pubblicata da Skira e presentata a un pubblico foltissimo in una sala gremita di Terrazza Duomo, nel cuore del capoluogo lombardo, mercoledì 27 aprile 2016. Con lei a presentare il volume la storica del gioiello Lia Lenti, la giornalista Alessandra Quattordio e l’ultima erede del marchio Pellini, Donatella: a loro il compito di illustrare sorti e valore della Bigiotteria di casa nostra, eccellenza nel mondo per design e sperimentazione. E tutto, in sordina, è nato a Casalmaggiore: Giulio Galluzzi, la sua bottega artigianale, le prime fabbriche, le esportazioni in mezzo mondo, la produzione che si moltiplica… La storia del distretto casalasco della Bigiotteria trova la giusta dimensione, conquista pubblica visibilità nel libro della Cappello, che -grazie all’ausilio delle foto realizzate da Luigi Briselli- testimonia come qui, nella nostra città (e ora custodite nel nostro museo) siano radicate le basi e diffuse le tendenze di un settore ancora oggi portante della economia e della moda italiane, sostenute da generazioni di famiglie che ancora credono nel valore di un disegno, nella innovazione degli stili e dei materiali, per conquistare (anche-ma non solo-economicamente) i mercati mondiali.

Alla presentazione del volume (in tutte le librerie, costo € 40,00) hanno partecipato il Conservatore del Museo del Bijou Letizia Frigerio, il fotografo Luigi Briselli, Paolo Zani, Miro Lanzoni e Libero Parisi dell’Associazione Amici del Museo del Bijou, che non hanno mancato di invitare a Casalmaggiore i prestigiosi ospiti intervenuti all’evento: collezionisti, appassionati, produttori, fashion blogger, giornalisti…tutti sono ora attesi nella nostra città per vedere la culla della storia della Bigiotteria italiana e i suoi “preziosi”, straordinari oggetti… “Abbiamo incontrato a Milano amici e collaboratori che da tempo hanno scoperto il nostro museo e vi hanno creduto, come Augusto Panini, Giorgio Teruzzi, Erika Zacchello, le ragazze della Galleria Rossini di Milano, Emanuela Pirrè, Maria Vittoria Albani, Lucilla Giovanninetti, Elisabetta Sartori, Eugenia Gadaleta, la famiglia De Liguoro…: rivederli nel contesto milanese della presentazione del libro di Bianca è stato emozionante ed importante; così come determinanti sono state le citazioni continue dell’autrice alla nostra realtà ed i contatti allacciati con appassionati ed esperti, studiosi e collezionisti, con cui sicuramente verranno instaurate future collaborazioni. Il grazie più sentito va sicuramente a Bianca Cappello, che da tempo si prodiga per far conoscere e valorizzare il Museo del Bijou e le sue incredibili collezioni”: così commenta Letizia Frigerio, in attesa di fissare una data per la presentazione del libro “Storia della Bigiotteria italiana” anche a Casalmaggiore.

P.S. In copertina, nel libro, una splendida spilla libellula; sul retro di copertina, una del Signor Bonaventura: il Museo del Bijou…spicca!

L’articolo su D-Repubblica, su Preziosa Magazine, su La Stampa, su Vogue ItaliaVanity Fair.it, sul sito Sodini Bijoux

L’articolo uscito su La Provincia il 30 aprile 2016

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